Firenze, 8 giugno 2015 - 09:28

Duecento profughi
cominciano a lavorare,
anche sull’ambulanza

«Finalmente siamo impegnati». I progetti di sei Comuni

di Jacopo Storni

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SCANDICCI - Arriva l’estate e i profughi cominciano a lavorare. Anzi no, cominciano a fare volontariato, utili alla cittadinanza e utili alla loro integrazione. Oltre 200 migranti, in tutta la provincia di Firenze, hanno iniziato in questi giorni le attività di giardinaggio, pulitura e verniciatura, che si affiancheranno alle lezioni di italiano. Gireranno le città — armati di scopa, pennello e pettorina — tagliando erbacce e siepi nei giardini, colorando le panchine arrugginite, raccattando rifiuti e fogliame.

A Scandicci i profughi saranno impegnati addirittura a bordo delle ambulanze, grazie al corso di primo soccorso svolto alla Croce Rossa. I migranti aiuteranno gli operatori dell’associazione nell’assistenza alle persone nel tragitto verso l’ospedale. Inoltre, i migranti ospiti a Scandicci, si occuperanno dell’apertura e della manutenzione del giardino pubblico dell’Acciaiolo.

Sono gli stessi profughi ad aver accettato, a titolo gratuito, il coinvolgimento in questi progetti. La maggior parte dei migranti la pensa come Mamadou, accolto a Sesto: «Siamo felici di migliorare le strade del Comune che ci ospita. Loro ci offrono un tetto, noi li ripaghiamo con queste attività utili. Voglio integrarmi, imparare l’italiano e diventare cuoco per mandare soldi a mia madre in Senegal». Impieghi settimanali utili anche per combattere la noia: «Finalmente posso fare qualcosa, altrimenti starei tutto il giorno senza far niente» dice Daniel, anche lui a Sesto, dove i 45 immigrati hanno iniziato a tinteggiare la staccionata del parco dell’Oliveta, dopodiché puliranno canalette e fossi e potranno giocare a cricket sul campo della Polisportiva Padule Baseball.

A Figline-Incisa indossano già pettorine, guanti e scarpe antinfortunistiche. Il Comune, con le associazioni Cenacolo e Giardino, impegnerà i migranti due volte a settimana nella manutenzione di panchine e cestini dei giardini, nella ritinteggiatura delle staccionate, nella verniciatura delle ringhiere. «Diverse associazioni hanno rifiutato questo tipo di progetti — ha detto la sindaca di Figline Giulia Mugnai — Alla fine siamo riusciti a realizzarlo comunque. Noi diamo ospitalità, i migranti attenzione al nostro territorio».Lavori socialmente utili anche a Lastra a Signa, dove i profughi sono 120, quasi tutti provenienti dall’Africa subsahariana. Gli immigrati hanno iniziato la loro attività dallo spazio gioco presso di Quattro Strade a Malmantile. Proprio in questi giorni, la Misericordia di Tavarnelle e Barberino ha firmato una convenzione con la Prefettura di Firenze per l’accoglienza di 20 migranti, in arrivo la prossima settimana. Anche qui volontariato e lavori utili ma anche un percorso per apprendere la lingua italiana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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