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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Lido / Isola della Certosa

I profughi al Lido? "Un'opportunità: lavoreranno all'isola della Certosa"

L'imprenditore Alberto Sonino scrive al prefetto e al Comune, chiedendo di poter dar loro un impiego. "Vanno integrati, mi vergogno dei miei compaesani"

Altro che delinquenza: i 37 migranti giunti al Lido nei giorni scorsi potrebbero essere impiegati per lavori socialmente utili, regolarmente retribuiti. Lo avrebbe detto un imprenditore lidense "illuminato", Alberto Sonino, che al contrario di molti compaesani vede nell'arrivo dei profughi sull'isola un'opportunità. Non senza qualche polemica, come riporta la Nuova Venezia: assurdo vedere in queste persone un pericolo, si tratta di gente fuggita dalla guerra, avrebbe spiegato, aggiungendo che un po' si è vergognato per la reazione di quei lidensi che li hanno accolti a suon di sputi e offese.

Quindi Sonino, che è anche amministratore di "Vento di Venezia", ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto e al subcommisario del Comune: avrebbe dato la sua disponibilità a dar lavoro ai 37 profughi per un paio di mesi, impiegandoli negli interventi di bonifica e manutenzione del verde in corso nell'isola della Certosa, destinata a diventare parco urbano.

Un'idea che potrebbe portare vantaggio sia alla comunità che ai migranti, che avrebbero così la possibilità di essere integrati in un circuito legale di manodopera: due mesi di lavoro per rendersi conto di come in Italia chi rispetta le leggi e le regole della civile convivenza possa essere accolto in maniera ospitale. Prefettura e Comune avrebbero subito dato parere positivo alla proposta, vedendola come un modo per trasformare un problema in opportunità. La sistemazione, in ogni caso, dovrebbe essere provvisoria, dato che i migranti sono diretti verso altri Paesi europei.

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